Martedì 6 Giugno, aggiornato alle 22:45

L’Assessore Doria vota l’autonomia differenziata e le opposizioni attaccano: fatto grave esautorato il Consiglio. Il Presidente Pais non parla

L’Assessore Doria vota l’autonomia differenziata e le opposizioni attaccano: fatto grave esautorato il Consiglio. Il Presidente Pais non parla

Dopo il voto favorevole della Sardegna alla bozza per l’autonomia differenziata, in conferenza delle regioni a Roma, divampano le polemiche, le reazioni riguardano soprattutto l’impossibilità di averne discusso a livello di consiglio regionale.

Monta la polemica per bocca dei Consiglieri Regionali, del partito democratico e del Movimento Cinque stelle, mentre incredibilmente nessuno ne parla fra i partiti della maggioranza.

Sarebbe opportuno sapere, perché i sardi vogliono sapere, cosa ne pensano soprattutto i partiti più moderati del centrodestra sardo-leghista, al governo della Regione fra tutti l’UDC, i Riformatori e Forza Italia.

Oggi ancora i giornali sono sul tema, e ampio spoazio ne da la NUOVA, e si punta il dito sul fatto che non se ne sia parlato a livello di consiglio regionale.

Emerge che dalla minoranza era stato chiesto al presidente dell’aula  Michele Pais, ma di fatto non è avvenuto perché è stato fatto slittare senza un vero motivo. Dunque il sospetto delle opposizioni e che quel sì sia stato concordato da poche persone. In maniera premeditata.

Ancora nessun commento da parte degli esponenti non solo della maggioranza ma persino dalla Presidenza del consiglio regionale, nessuno ne parla. La Sardegna ha votato a favore dell’autonomia differenziata con il proprio delegato, l’Assessore alla sanità Carlo Doria, con il suo voto favorevole ha aderito alla bozza presentata dal ministro Calderoli e approvata da tutte le regioni governate dal centro destra.

Dopo i progressisti che ieri avevano criticato in maniera dura il voto dell’Assessore alla Sanità, denunciando il complotto, oggi sono scesi in campo gli altri partiti, i cinque stelle con il capogruppo in consiglio regionale Alessandro Solinas che afferma che “è stato messo in atto un inaccettabile esautoramento del consiglio regionale per permettere alla giunta e al centro destra di riprendere esclusivamente logiche di servilismo partitico. L’assessore Doria ha agito e votato senza alcuna investitura da parte del consiglio e conclude dicendo oggi più che mai è indispensabile che su questo tema il consiglio debba riunirsi e confrontarsi al più presto.

Ancora duro il capogruppo del partito democratico Gianfranco Ganau che afferma:  ha dell’incredibile che la giunta abbia dato parere favorevole alla proposta Calderoli destinata di fatto ad annullare specialità della Sardegna, che accentuerà differenze fra regioni più ricche e quelle meno sviluppate senza alcun coinvolgimento del consiglio regionale. E afferma ancora Gianfranco Ghana “ancora una volta questa giunta e questa maggioranza hanno proceduto in assoluta autoreferenzialità mentre evidente che prima sarebbe dovuto essere il massimo coinvolgimento del consiglio Regionale,  noi continueremo aopporci con ogni strumento alla riforma che penalizza fortemente la Sardegna e divide in due l’Italia, ancora una volta è una decisione che avvantaggia gli amici leghisti del governatore Solinas e di contro danneggia tutti i sardi.

Anche Europa verde con Eugenio Lai scende in campo: Il mancato dibattito in consiglio regionale è un fatto certamente grave, ancora una volta il governatore Solinas si è arrogato il diritto di superare la fase democratica di confronto dibattito con tutte le forze politiche e sociali per decidere da solo.


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