“Echeggia in maniera prorompente la decisione della Regione Sardegna, , con il voto dell’assessore Doria, di voler condividere con le Regioni del Nord ” l’autonomia differenziata ” diffatto una secessione strisciante tutto a favore delle regioni del Nord a discapito di quelle del sud su temi fondamentali come istruzione , sanità, ambiente ,economia- afferma Mimmo Pirisi Consiglier Comunale del PD, che sottolinea il voto dell’Assessore Sardo-Leghista nella Conferenza delle Regioni a Roma, e prosegue:
“Sono ambiti che invece di avvicinare l’isola al resto dell’Italia la allontaneranno inesorabilmente. Ma quello che stride maggiormente non è solo la decisione presa dalla Regione Sardegna per bocca del fallimentare Assessore alla Sanita Doria, ma il fatto che si è esautorato il Consiglio Regionale da questa decisione che compete a tutti i Sardi e ai rappresentanti di essi , così facendo senza un minimo di dibattito, di confronto nell’organismo deputato a farlo si è deciso per tutti. Tra l’altro ritengo che la Sardegna essendo una Regione a Statuto Speciale, dovrebbe ancora di più ascoltare il parere dei Sardi . Niente di tutto questo Solinas e friends vanno avanti per la propria strada, senza ascoltare niente e nessuno, in maniera arrogante e poco democratica. E’ una brutta pagina oggi per i Sardi, sempre più colonizzati e piagati al volere della Lega e dei suoi rappresentanti Roma” conclude Mimmo Pirisi Capo gruppo PD Alghero.
L’autonomia differenziata non è qualcosa che si realizza con un tratto di penna. “Le richieste di Veneto, Lombardia e Emilia-Romagna sono sterminate” affrma il Professor Gianfranco Viesti , Il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata implica trasformazioni radicali degli assetti di potere in Italia. Sono temi cruciali. E a definirli non può essere una semplice intesa tra stato e singola regione, travalicando il Parlamento.
Ecco i sunto è tutto in queste parole, dove fra l’altro, oggi, nenche i rapprresentanti di una Istituzione come il Consiglio Regionale, possono dire di avr avuto tempo e possibilità di discutere di un tema di grande impatto sulla collettività.
E quel che ancora non si vuol capire è che , da queste parti, il gap, con le altre regioni lo viviamo ogni giorno sulla nostra pelle, da sardi isolani e isolati, prima di tutto.