Sanita’: ancora la logica dei volumi per giustificare i tagli
Cambia la giunta regionale, cambia l’assessore ma si ripropone un film già visto. La Riformite” ha colpito come una malattia infettiva estremamente contagiosa anche l’Assessore alla Sanità Carlo Doria, come successe al suo omonimo nel 2018 Luigi Arru. L’obiettivo dichiarato è quello di modernizzare la sanità territoriale, ma guarda caso, l’obiettivo reale è quello di ridimensionare il servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica). La scusa è quella di limitare gli accessi ai pronto soccorso nonostante tutti i dati mostrino che i picchi di accesso al servizio di emergenza ospedaliero si riscontrino in orari in cui la Continuità Assistenziale non è attiva e che le percentuali di invii dalla Continuità Assistenziale al PS siano risibili.
La retorica dell’aver imparato la lezione dall’epidemia da Coronavirus, che si sarebbe dovuta tradurre in un potenziamento del servizio territoriale di Continuità Assistenziale, sta lasciando ancora una volta il posto alla forbice, con una ricetta che conosciamo sin troppo bene: risolvere la criticità con il taglio delle sedi e spacciare questo taglio come efficientamento del servizio. Così, quei centri isolati e periferici, difficilmente raggiungibili dal servizio di emergenza-urgenza, lontani dalle strutture ospedaliere e, magari,anche senza un medico di famiglia, potrebbero ritrovarsi a non avere neanchela guardia medica.
E a giustificazione di questi tagli ritorna il concetto dei volumi, tanto caro all’Assessore Arru e ora caro anche all’Assessore Doria, come se i servizi di guardia medica fossero centri di produzione invece che baluardi della salute, che trovano il loro senso nel garantire a tutte le comunità, piccole o grandi, vicine o lontane dagli ospedali, isolate o facilmente raggiungibili, la stessa possibilità di presa in carico e di assistenza. Usare il parametro dei volumi delle prestazioni per giustificare l’esistenza di un punto guardia, sottende alla logica che, chi vive in centri piccoli e disagiati abbia meno diritti di chi vive nei grandi certi urbani, che curare solo poche persone sia meno importante che curarne tante, una logica pericolosa per la salute oltre che iniqua e incostituzionale.
Questa è l’idea prospettata dall’Assessore Doria durante l’incontro tenutosi lo scorso 20 gennaio presso la sala convegni del Quarter di Alghero, un riordino della sanità territoriale basato sulla creazione di comprensori ovvero ambiti territoriali in cui più punti guardia, 4-5, verranno unificati in unico punto di Continuità Assistenziale,con soppressione di quelli con minori volumi di prestazioni. Agli effetti pratici questo si tradurrà in pazienti costretti a percorrere fino a 30-40 minuti in macchina per ricorrere alle cure di un sanitario o al contrario, il medico dovrà percorrere lo stesso tragitto per assicurare l’assistenza sanitaria a pazienti non in grado di lasciare il proprio domicilio.
L’Assessore Doria, che continua a confondere il servizio di Emergenza Territoriale -118 con la Continuità Assistenziale, attribuendo a quest’ultima, erroneamente e ripetutamente, per esempio la gestione del dolore toracico, pare essere più preoccupato dell’acquisto di cardioline, kit di laboratorio, addirittura poltrone da terapia, che della salute delle comunità che, di certo, durante le ore notturne, prefestive e festive, non hanno bisogno di questi presidi e di personale amministrativo, ma di medici che si occupino di prestazioni indifferibili (mal di denti, colica renale, colica epatica, cistite, crisi d’asma, lombosciatalgia, otalgia, tosse persistente, reazioni allergiche, giusto per fare degli esempi) proprie della Continuità Assistenziale. Non vorremmo che dietro questa corsa all’acquisto e queste nuove assunzioni si celassero interessi che nulla hanno a che vedere con la salute delle persone e con la modernizzazione dei servizi del territorio.
Quello della Continuità Assistenziale è un servizio capillarizzato, presente anche nei piccoli centri, dove spesso rappresenta l’unico presidio di riferimento, di utilità particolarmente per quella fetta di popolazione più fragile dal punto di vista economico sociale e sanitario e che, dalla chiusura dei punti guardia verrebbe ulteriormente penalizzata rispetto a chi, parte della casta dei privilegiati che hanno danaro, potere e conoscenze, può permettersi di evitare qualsiasi fila ricorrendo all’assistenza sanitaria di più alto livello senza fare anticamera.
La riforma Arru fu disinnescata dal basso, tramite il passaparola, il coinvolgimento dei cittadini e dei politici locali, che aldilà dell’appartenenza politica si resero conto dell’impatto che avrebbe avuto il ridimensionamento del servizio di Continuità Assistenziale. Agiremo in questa direzione anche questa volta, questo è sicuro!
I medici di Continuità Assistenziale
1) Dott.ssa Paola Correddu 27)Dott. Francesco Cartoncino
2) Dott. Salvatore Satta 28)Dott.ssa Giulia Piga
3) Dott. Mario Alfonso Cossu 29)Dott.ssa M. Rossella Cau
4) Dott.ssa Barbara Nieddu 30)Dott. Giovanni Deidda
5) Dott. Lucio Zirattu 31)Dott.ssa Domenica Caterina Paulesu
6) Dott.ssa Margherita Nieddu 32)Dott. Cristiano Ceccarelli
7) Dott.ssa Ina Maria Masia 33) Dott. Marco Fois
8) Dott.ssa Luciana Sanna 34)Dott.ssa Vanna Chessa
9) Dott.ssa Maria Grazia Setzi 35)Dott. Mario Salvatore Tommaso Becca
10)Dott.ssa Maria Paola Lorrai 36)Dott.ssa Antonia Satta
11)Dott.ssa Anna Rita Arru 37) Dott.ssa Aurelia Muggiolu
12)Dott. Enzo Cossu 38) Dott. Tonino Satta
13)Dott.ssa Mariangela Fiori 39) Dott.ssa Fabiana Elia Mannu
14)Dott.ssa Francesca Farris 40)Dott. Francesco Demuro
15)Dott.ssa Pasqualina Pala 41)Dott. Marco Matteo Puggioni
16)Dott.ssa Angela Antonella Soggiu 42)Dott.ssa Giovanna Bricchetto
17)Dott.ssa Rina Pulinas 43)Dott.ssa Maria Giovanna Vacca
18)Dott.ssa Amelia Enna 44)Dott.ssa Marisa Gabbani
19)Dott.ssa Giuseppina Sechi 45)Dott.ssa Giovanna Pirisino
20)Dott. Marcello Pinna 46)Dott.ssa Rosa Maria Delitala
21)Dott.ssa Marcella Lisbo 47)Dott.ssa Angelica Solinas
22)Dott.ssa Maria Gabriella Sechi 48)Dott.ssa Maria Rossella Cau
23)Dott.ssa Marina Peralta 49)Dott. Giovannino Cherchi
24)Dott.ssa Emanuela Sanna 50)Dott.ssa Rossella Pinna
25)Dott.ssa Christiane Silanos 51)Dott. Saverio Burrai
26)Dott.ssa Maria Luisa Canu 52)Dott. Massimo Lai
53)Dott.ssa Antonella Masia 66)Dott.ssa Nina Spanu
54)Dott. Pietro Baragliu 67)Dott.ssa Lucia Petretto
55)Dott. Domenico Cavaglieri 68)Dott.ssa Jasna Coiana
56)Dott.ssa Elena Evlampievna Khozyainova 69)Dott.ssa Manuela Caboni
57)Dott. Antonio Cherchi
58)Dott.ssa Rosanna Mais
59)Dott.ssa Simona Madau
60)Dott.ssa Silvia Mereu
61)Dott.ssa Irene Sechi
62)Dott.ssa Lisa Morittu
63)Dott Massimo Manenti
64)Dott.Marco Cherchi
65)Dott.Francesco Demuro