Fertilia Città dell’inclusione ha vissuto due giornate all’insegna dell’orgoglio e dell’appartenenza di una comunità che pur rivendicando con forza la sua sardità e la sua algheresità, ha voluto ricordare e tenere vive anche le origini e le tradizioni che sono alla base della sua identità multiculturale.
Tantissimi i momenti di grande rilievo ed altrettanti gli ospiti che hanno dato prestigio all’evento organizzato dal comune lavoro dell’Associazione Egea, promotrice dell’iniziativa, insieme al Comitato di Quartiere, al Centro Commerciale Naturale, all’E.GI.S. ed al Comitato Festeggiamenti San Marco, per la prima volta insieme.
Dopo la deposizione di una corona nel nuovo Parco Norma Cossetto alla presenza di Egea Haffner, e di Marisa Brugna, rispettivamente simbolo dell’esodo l’una e fondamentale testimone della nostra comunità l’altra, hanno preso il via i lavori all’interno dell’importante tensostruttura situata per l’occasione al centro della cittadina algherese.
Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura del Comune di Alghero Alessandro Cocco è intervenuta Maria Amelia Lai, Vice Presidente della Camera di Commercio di Sassari,
Ente che ha sempre dimostrato una grande attenzione verso le attività culturali e di promozione portate avanti dall’Associazione Egea e dall’Ecomuseo. Si è tenuta quindi la presentazione del libro “La Bambina con la valigia” con la partecipazione degli studenti delle scuole medie di Fertilia, in presenza della stessa Egea e della coautrice Gigliola Alvisi: gli studenti, che hanno rivolto domande ed hanno espresso le loro sensazioni di fronte al folto pubblico che riempiva la tensostruttura, hanno creato una forte emozione arricchendo di significato l’evento. Al termine della mattinata il Coro “Baratz”, in costume sardo, ha voluto dedicare due canzoni in lingua agli ospiti, fra i quali una delegazione giunta dalla lontana Istria.
Il pomeriggio ha preso avvio con i saluti del Sindaco di Alghero Mario Conoci e del Vescovo S. E. Mons. Mauro Maria Morfino; parole, le loro, che hanno tracciato la strada della giornata evidenziando i valori di questa comunità e di questa manifestazione.
Quindi si sono avvicendati sul palco i Presidenti dei Consigli Regionali della Sardegna, Michele Pais e del Friuli Venezia Giulia Mauro Zanin, che hanno dimostrato la grande vicinanza delle Istituzioni delle due regioni ai progetti che da anni il Museo Egea di Fertilia ha avviato per riunire i fili del passato e del presente e per ricongiungere le terre dei padri con quelle dei figli.
Il momento sicuramente più emblematico dell’intero evento è stato quando sul palco della kermesse sono saliti i 15 rappresentanti dei gruppi storici degli abitanti del territorio, che insieme ai rappresentanti delle Associazioni hanno scattato una foto di gruppo destinata a rimanere nella storia di Fertilia: Sardi, Algheresi, Veneti, Ferraresi, Esuli di Fiume, Istria e Dalmazia, Rimpatriati di Libia, Eritrea, Etiopia, Isola di Rodi, Romania e Corsica, ma anche i rappresentanti delle grandi famiglie dell’Aeronautica Militare e dell’Arma dei Carabinieri, uno di fianco all’altro sotto il simbolo del Presidio Fertiliae – Domus Omnium, a significare appunto la storia di una realtà che può diventare esempio di inclusione e di accoglienza.
Di grandissimo impatto anche il conferimento, da parte del Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, della Bandiera della sua Città, un segno di grande valore simbolico accompagnato dall’invito ufficiale a presenziare alle manifestazioni di GO2025, Capitale europea della Cultura.
Fortemente emozionanti inoltre gli interventi della delegazione Istriana, che hanno visto intervenire il Vice Sindaco della meravigliosa Città di Rovigno perla dell’Adriatico, David Modrusan, la Direttrice dell’Ecomuseo della Batana Nives Giuricin ed il Presidente della Comunità Italiana di Sissano Paolo Demarin, i quali hanno annunciato i tanti progetti condivisi con l’Associazione Egea.
Si è poi parlato di cibo come vettore di identità, di tradizione e di cultura con gli interventi di Paolo Govoni, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Paolo Sanneris, Presidente della Proloco di Arborea e Mario Peretto, Presidente della Cantina di Santa Maria la Palma.
La serata si è quindi conclusa con la consegna del premio Fertilia Città dell’Inclusione alla Cantina di Santa Maria la Palma, nata proprio dall’aggregazione di tutte le diverse anime culturali di questa comunità e con la proiezione di un filmato realizzato da Roberto Barbieri in collaborazione con la Società Umanitaria – Cineteca Sarda e con
l’E.GI.S., che racconta la nascita e lo sviluppo di Fertilia e del suo territorio.
A tutti gli intervenuti è stato donato un “Passaporto” simbolico “per far sì che vi sentiate parte integrante di questa comunità” ha detto Mauro Manca, moderatore della due giorni, ed ai rappresentanti delle Istituzioni è stato anche donato un quadro contenente una miniatura della “bandiera” del Presidio della Cultura e dell’Identità della comunità denominata appunto Fertiliae – Domus Omnium.
Nella giornata di Domenica 20, invece, la comunità si è raccolta nello spazio allestito in via Pola, per ricordare la incredibile esperienza della Società Sportiva Fertilia. Una storia di umanità, di vita vissuta e di grandi valori non solo sportivi. Tanti gli interventi accompagnati dalla proiezione di immagini e fotografie, oltre 600 diapositive, che hanno permesso di ricordare questo immenso patrimonio immateriale fatto di uomini e di ricordi. Tra le figure più rilevanti quella dei presidenti Lino Granero, fondatore della squadra e di Romano Leonardi e Gianfranco Tarasconi, mentre tra gli allenatori Pino Cuccureddu e Giovanni Calebotta.
La due giorni fertiliana è stata quindi un vero e proprio tuffo nel passato ma anche un grandissimo auspicio per un futuro di rinascita per una intera comunità e per una meravigliosa cittadina che, purtroppo, risente di anni di declino strutturale e forse anche identitario.
Fertilia ha dimostrato di essere esempio di inclusione e resilienza, in un mondo frastornato da divisioni, conflitti ed esodi.
L’Associazione Egea e gli altri comitati coinvolti nell’organizzazione, si sono detti pronti a trasformare questo evento in un appuntamento annuale, per gettare le basi atte a una rinascita culturale, sociale ed anche architettonica di un luogo fisico, la Città di Fondazione, ma anche di un Simbolo, Fertiliae – Domus Omnium, nel quale si riconoscano tutti coloro che si adoperano per i valori che sono alla base della nostra storia.