790 km percorsi dopo un giorno 20 ore 42 minuti 32 secondi in bici, senza fermarsi. Una grande impresa quella di Gavino Ruzzu algherese primo sardo ad arrivare al traguardo e concludere una prova durissima senza sosta . Nono assoluto, roba da Iron Men, super uomo, e gli aggettivi si potrebbero sprecare.
L’UltraBiking Sardinia 790″ ha attraversato i più bei luoghi dell’isola, una prova per atleti veri, uomini di sport estremo quelli che si mettono in gioco pur sapendo che il confronto è durissimo. La gara ciclistica è stata organizzata da Giampiero Gaspari, e Gavino Ruzzu, triatleta, e ultramaratoneta, stavolta si è cimentato sulla due ruote. Un altro esame, un altra sfida, vinta a pieni voti.
E indescrivibile la sensazione che provano gli atleti che si cimentano in questi sport estremi, dove la fatica e il sudore, viaggiano di pari passo con lo sconforto dominato e vinto dalla voglia di riuscire, e la fatica di una corsa forse unica nella sua accezione, ci restituisce il volto felice di una persona che è riuscita ad occupare un posto di assoluto rilievo nella classifica finale,ovvero percorrere 790 km di fila, in solitudine con la bici e soli con se stessi avendo per avversari la fatica il caldo e dislivelli taglia gambe. fattori che restituiscono la dimensione dell’impresa compiuta dalla Gavino Ruzzu. Una persona che di professione fa l’Osteopata e che alla soglia dei cinquant’anni si è regalato un’impresa davvero eccezionale, un altra perla che si aggiunge al suo personale palmares.
L ’Ultrabiking Sardinia 790, è una manifestazione riservata ai tesserati , partita da Alghero venerdì 13 ottobre alle ore 6:00 del mattino aveva come tempo limite per il completamento della prova, 60 ore. Gavino Ruzzu è riuscito a stare abbondantemente sotto, con il tempo di 20 ore 42 minuti.
Si pensi che fra le regole previste dall’ultraBiking Sardinia 790, c’era il divieto di qualsiasi tipo di supporto, dove ogni partecipante doveva essere completamente autonomo nello svolgimento della manifestazione. La peculiarità era l’autosufficiente durante l’intera durata della prova, sia sotto gli aspetti alimentari sia per quelli inerenti al trasporto dell’attrezzatura ovvero l’abbigliamento e ricambi. Di fatto si richiedeva l’abilità di essere in grado di gestire tutte le problematiche che potevano verificarsi durante l’evento, quali condizioni avverse metereologiche, infortuni gestione problemi fisici nonchè le difficoltà di orientamento. Durante il percorso non era consentito alcun tipo di accompagnamento, la presenza di auto assolutamente vietate. Si pensi, ad esempio, che, generi alimentari, i cibi, erano consentito poterli acquistare nei negozi ristoranti e bar che si trovavano lungo il percorso.
L’UltraBiking Sardinia 790 era tutto questo, e si comprende pure che la sola forma fisicia non poteva bastare, la forma mentale era quella che si aggiungeva ora dopo ora di gara. Strade sulla costa, foreste , montagne da scalare, sono state una grande avventura, una sfida personale, un viaggio fuori e dentro di sè che ora si può raccontare, e lo può raccontare chi lo ha vissuto. Gavino Razzu al suo arrivo , in piena notte, ha emesso un urlo liberatorio e una affermazione : ce l’abbiamo fatta, mamma mia!
E per gli amanti della statistica diamo solo un dato: le pedalate di Gavino Ruzzu sono state di oltre 17km/h per tutto il tempo della prova.
E per concludere si puntualizza che non c’era in palio alcun premio, solo una medaglia di finisher, la ricompensa è stato avercela fatta.