L’arte come responsabilità sociale è il titolo dell’evento nell’ambito del Festival ASVIS per lo Sviluppo Sostenibile 2022. La location sarà il terreno Abbado, gestito da Legambiente
L’iniziativa è la risultante di un impegno maturato in due distinti programmi: Crimm (Centro di ricerca macchia mediterranea) e la Scuola di formazione allo sviluppo sostenibile e alla creazione di impresa, entrambi scaturiti da una ferma volontà di radicare nel territorio e tra i giovani lo spirito innovativo e rigeneratore dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
La confluenza di intenti trova nella visione creativa all’origine del Terzo paradiso di Michelangelo Pistoletto la più alta espressione di impegno sociale. La simbolica collocazione dell’opera nel terreno prospiciente il Mediterraneo ha una salda vocazione internazionale e un forte legame col territorio. Si parla di un nuovo quadro concettuale per soluzioni economicamente valide, ecologicamente sostenibili e socialmente eque. Con la posa della prima pietra dell’opera tra la macchia mediterranea del Parco naturale regionale di Porto Conte si vuole dar vita a un ampio processo partecipativo.
I giovani, protagonisti di questa volontà di rinnovamento specificamente sull’Obiettivo 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica). Le partnership con l’Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni unite, la Cittadellarte di Biella, la Fondazione e accademia Unidee del Terzo paradiso, il Comune di Alghero, il Parco naturale regionale di Porto Conte, il ministero di Grazia e giustizia, l’Università di Sassari, la Società botanica italiana, Formula ambiente SpA, hanno fornito linfa al progetto.
Evento dalle ore 10,30. Saranno presenti il Prefetto Dott.ssa Paola Dessì , il Presidente della Regione Sardegna Dr. Pais, il Dr. Mariani, Direttore Parco di Porto Conte,Dr. Pier luigi Stefanini, On. Luigi Manconi, Prof. Giorgio Parisi, il Sindaco Comune di Alghero Mario Conoci, Rappresentante ANCI
Cos’è il Terzo Paradiso?
È la fusione fra il primo e il secondo paradiso. Il primo è quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altro genere di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado e consunzione del mondo naturale. Il Terzo Paradiso è la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura.
Terzo Paradiso significa il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzi tutto ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune.
Il Terzo Paradiso è il grande mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella visione globale. Il termine paradiso deriva dall’antica lingua persiana e significa “giardino protetto”. Noi siamo i giardinieri che devono proteggere questo pianeta e curare la società umana che lo abita.
Il simbolo del Terzo Paradiso, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, è composto da tre cerchi consecutivi. I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità. (Michelangelo Pistoletto, 2003).
nella foto di copertina il luogo a Lazzaretto dove si poserà la prima pietra del Terzo Paradiso