Martedì 26 Settembre, aggiornato alle 17:38

I Cadmo: quell’anima Jazz che nasce ad Alghero

I Cadmo: quell’anima Jazz che nasce ad Alghero

I Cadmo sono una band nata ad Alghero (Sassari) nel 1973 dall’incontro di Antonello Salis (piano), Riccardo Lay (contrabbasso) e Mario Paliano (batteria). La loro indole è essenzialmente jazz, ma riescono a fonderla da subito con il rock progressivo e la musica tradizionale sarda.

Nel 1975 sono a Roma. Qui si esibiscono in moltissimi locali, con gran apprezzamento da parte del pubblico. La loro fama crescente li porta a collaborare con Massimo Urbani, Maurizio Giammarco, Tommaso Vittorini, Enzo Pietropaoli, Roberto Gatto.  Non solo, nel periodo romano vengono ascoltati anche da Franco Fayenz, uno dei massimi conoscitori del jazz, che ne resta fulminato.

L’esperienza romana culmina con la registrazione del loro primo album: Boomerang (1977). È un lavoro che parte dal jazz e va oltre il jazz; ha numerose sfaccettature, dall’atmosfera futurista a quella folkloristica sarda. Dopo le esibizioni live anche il disco colpisce appieno Fayenz che ne scrive una presentazione/recensione molto entusiasta ([…] Sono convinto che il trio sardo sia senz’altro il migliore complesso giovanile di jazz, o riferibile al jazz, riunitosi in Italia negli ultimi anni […]) , pubblicata poi sul retro del disco.

A Boomerang segue Flying over Ortobene Mount in July Seventy seven (1978),  registrato in collaborazione con Massimo Urbani.

Negli anni seguenti il trio diventa quintetto con l’ingresso nella band di Sandro Satta (sax) e Danilo Terenzi (trombone) ed avviene anche il cambio del nome: per alcuni anni saranno i G.R.A. Poi ognuno prenderà la sua strada con varie collaborazioni. Soprattutto Salis vanta tra le sue numerosissime collaborazioni personaggi quali Pat Metheny, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Lester Bowie e l’Art Ensemble Of Chicago, Billy Cobham, Nana Vasconcelos, nonché la creazione del trio P.A.F. con Paolo Fresu e Furio Di Castri (ex basista dei Dedalus).

Tutt’oggi i tre continuano ad esibirsi in giro per il mondo e sono considerati tra i più grandi jazzisti italiani.

Formazione:

Antonello Salis: pianoforte

Riccardo Lay: contrabbasso

Mario Paliano: batteria

Collaboratori:

Massimo Urbani: in Flying over Ortobene Mount in July Seventy seven (1978)

Font di Hamelinorog


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