La Sardegna è da sempre rinomata come località di villeggiatura estiva per molti italiani e non, grazie ai suoi paesaggi unici e al colore del mare che non ha nulla da invidiare a quello delle Maldive o dei Caraibi.

Negli ultimi decenni però , la notorietà della Sardegna è aumentata anche grazie alla pratica del surf da onda, del kite-surf e del windsurf. Quindi non di rado si trovano cacciatori di onde che notata la perturbazione che rientra, le onde del mare che invece si ingrossano, con il classico passa parola, che avviene tramite WhatsApp, Facebook, si ritrovano sulle spiagge.

Così per caso a Punta Negra per vedere il mare d’inverno, con non poca meraviglia ci siamo imbattuti in un gruppo di ragazzi algheresi che le onde le cercano, le vogliono, e le cavalcano. E se poteva essere un dettraente, avere la posidonia spiaggiata, che creava qualche problema impedendo di prendere con facilità il largo, neanche questo li ha fermati. Hanno guadagnato l’acqua sfidando la forza delle onde in certi punti anche superiori ai 3 m, e con loro tavola hanno cercato di addomesticare i “cavalloni marini”, che a vederli dalla riva incutevano paura.

Gianluca Bernasconi , Nicola Dardi Antero Pais e il giovanissimo Jacopo Follegani hanno cercato l’onda giusta per cavalcarla e scivolare velocemente su di essa “addomesticandola”. Uno sport mica per tutti, ma a veder fra le onde questi giovani, si comprende bene che per loro il mare agitato è libertà e adrenalina pura che si deve liberare. L’unico rammarico, ci ha confidato uno di loro è che “da queste parti queste fantastiche giornate le trovi solo quattro-cinque volte all’anno”. Bontà loro.