Si sta svolgendo ad Alghero una grande festa della sardita’. Da Nuoro e dalla Barbagia sono arrivati ad Alghero pullman carichi di persone che hanno portato con sé,non solo la cultura, il loro modo di pensare, il loro balli,i loro canti, i loro dolci e i loro vestiti, ma hanno portato con loro anche tante speranze. La speranza che la Sardegna incominci a condividere il percorso di crescita fra tutte le realtà. Siamo allo snodo cruciale,in un periodo storico particolare. La Sardegna, la sua specificità, la sua cultura, la sua gastronomia in un tutt’uno, in una rete che coinvolge non solo chi da sempre ha operato in un contesto turistico,con numeri importanti come Alghero , ma che in questo percorso cominci ad interagire con realtà, quelle dell’entroterra, che offrono quanto di meglio il loro territorio possa dare, in termini di enogastronomia, di prodotti, di costumi. Alghero rompe definitivamente gli indugi e sposa una nuova strategia che condivide con le realtà dell’entroterra. E il sindaco di Alghero Mario Bruno in questo percorso, capisce che il futuro non è racchiuso nelle cinta muraria, ma va ben oltre. Alghero le sue bellezze naturali, le sue spiagge, la sua storia il suo mare, da soli non bastano più, per creare opportunità di sviluppo e di benessere, c’è bisogno di relazionarsi con tutto un mondo che è da scoprire, da studiare e da condividere. Sull’attuale Mario Bruno si può non concordare, dal punto meramente politico, da avversario, ma dal punto di vista strategico, non si può non riconoscere al sindaco la volontà di dare un’accelerata alle relazioni di interscambio economico, sociale, di sviluppo. E Mario Bruno in questi giorni si sta spendendo davvero tanto, per poter dare ad Alghero la possibilità di essere al centro dell’attenzione non solo regionale ma anche nazionale. Si pensi a tutte le strategie messe in campo nell’ambito dei festeggiamenti per il capodanno algherese. Si pensi ai suoi viaggi repentini di rappresentanza di Alghero in contesti assolutamente nuovi, leggi Bologna dove a Paolo Fresu, grandissimo jazzista sardo, è stato assegnato il Nettuno d’oro (LEGGI), si pensi al grande sforzo compiuto per portare ad Alghero il jazz internazionale (LEGGI), con la presenza di Paolo Fresu e di grandissimi musicisti che da dicembre sino a giugno offriranno ad Alghero un cartellone di assoluto rispetto su un palcoscenico dalla visibilità internazionale. Si pensi strategicamente a cosa sia riuscito a fare in questi ultimi 15 giorni per ribaltare una situazione che vedeva la sede della Generalitat de Catalunya chiusa, mentre oggi, con un pizzico di orgoglio è certo che questa riaprirà, sede unica in Italia (LEGGI). Si pensi strategicamente a quanto stia facendo per poter dare all’aeroporto di Alghero una nuova accellerata nei collegamenti sia nazionali che internazionali, in una sorta di pressing continuo con le istituzioni regionali. Si pensi alle promozioni effettuate a livello di recupero delle strutture dismesse da lungo tempo e abbandonate, una per tutte la caserma di Punta Giglio, oggetto di decine e decine di progetti internazionali che vogliono spendersi po’ per poter recuperare un manufatto in un punto a dir poco meraviglioso. Qui non si vuole beatificare l’attività dell’attuale sindaco, perché non lo vogliamo e perché potremmo , com’è logico che sia , trovare situazioni e momenti di difficoltà amministrativa criticabili, anche aspramente, qui si vuole rendere conto di quanto in questo momento particolare, il primo cittadino stia percorrendo le strade che non nell’immediato , ma nel medio termine daranno frutti in abbondanza. E sarebbe opportuno che chi hai in mente intuizioni, progetti e voglia di contribuire alla crescita di questa nostra città, lo dicesse apertamente, senza preclusioni ideologiche che in questo frangente non servono a nessuno. Alghero ha bisogno di uomini che abbiano grande intuito e voglia di dimostrare con i fatti , che si deve e si può migliorare giorno dopo giorno, cercando con caparbietà obiettivi e orizzonti nuovi.