Mercoledì 22 Marzo, aggiornato alle 16:15

Ad Alghero, la mostra “abluzionidoro” dell’artista Roberto Ziranu

Ad Alghero, la mostra “abluzionidoro” dell’artista Roberto Ziranu

Verrà inaugurata oggi, a partire dalle ore 17.30, nel rinomato ed esclusivo spazio espositivo nella Torre di Porta Terra a Alghero, la mostra “abluzionidoro” dell’artista Roberto Ziranu.

L’esposizione, unica nel suo genere, rimarrà ad Alghero sino al 7 gennaio e rientra nel calendario degli eventi “Més Que Un Mes” per il Cap d’Any 2017-2018, organizzato dal Comune di Alghero e dalla Fondazione META.

Roberto Ziranu è originario di Orani ( Nu ). Lì Roberto apre la sua prima bottega artigiana all’età di diciannove anni, quando, dopo un lungo apprendistato, il padre Silverio lo ritiene pronto a correre da solo. Si muove nel solco della secolare tradizione fabbrile di famiglia, ma, immaginando ulteriori tracciati espressivi, sviluppa moderne radici e un diverso ritmo di forgiatura, con battiture sempre più consapevoli, guidate da ampi spazi di libertà creativa. Nella nuova fucina artistica, trasferita a Nuoro nel 2003, il martello risuona sicuro nel ferro e, con la forza del calore, arriva a sciogliere i dissidi del tradĕre, nei suoi significati di “tramandare” e “tradire” quella stessa tradizione familiare, alla ricerca di un’identità personale proiettata verso l’arte e il design.

L’esigenza artistica di Ziranu matura gradualmente, dettata dalla necessità di riappropriarsi dell’amor di sé, che J.J. Rousseau considera come valore positivo, perché mira alla soddisfazione dei veri bisogni personali e porta alla felicità. Disegnando un bozzetto per la realizzazione di un piatto, Ziranu intravede nel cerchio una prima forma di donna: misurandosi con la scomposizione del cerchio lungo gli assi ortogonali, ottiene poi delle sezioni modulari, semicerchi o triangolazioni, che diventano modelli di originali figurazioni, Donne, Coppie, Vele, vivificate dalla curvatura del ferro sagomato. Le donne che ritrae sono quelle sarde d’altri tempi, non dissimili da quelle che si incontrano ancora in qualche paese non solo sardo, non solo di area mediterranea; sono accomunate dai “costumi”, i valori culturali che portano sulle spalle, dalle vesti e dai voluminosi profili dello scialle avvolto dal lutto brunito di nero.

Dall’elaborazione mentale della zappa, il concept alla base del ciclo Origini, affiora l’immagine primordiale della Dea Madre, che si collega idealmente a quella di Costantino Nivola, Tziu Costantinu, “il primo ad Orani ad essere riuscito”, dice Ziranu, “a guardare lontano: la sua eredità rimane custodita nel cuore di ciascun oranese”. Nella simbolica zappa del nonno, prototipo tecnico che storicizza quello mentale, basta il solo “occhio” dello strumento per definire il volto della Dea, che ritorna come principio vitale nei volti di donna incorniciati da sumuccadore (il fazzoletto tradizionale sardo) o dal velo mussulmano. La zappa, strumento simbolo del lavoro contadino, sancisce anche nel presente quel legame indissolubile tra figli e Madre Terra, cui alludono i lacci in raso e cuoio di Corpetti e Gambali.

Se, in un primo momento, Ziranu lascia alla brunitura la resa cromatica della materia forgiata a mano, per esternare “l’animo” che dà forma al ferro, nel laboratorio nuorese raggiunge nuovi orizzonti espressivi che fanno emergere “l’anima” del ferro attraverso il valore emozionale del colore. Dopo aver tagliato la lamiera, segnata da incisioni espressive come rughe, Ziranu ne sfrutta le potenzialità intrinseche con la personale tecnica fiamma su lastra, che “toglie” materia esfoliando sottilmente. Dai ripetuti bagni di fiamma liquida, la fisionomia del ferro scaturisce purificata come da un rito cultuale di acqua e fuoco, con effetti pittorici iridescenti, cangianti dall’oro al blu. Queste abluzionidoro si cristallizzano nelle finiture opache e lucide delle collezioni Origini, Riflessi di luce, con piatti e dinamici quadri in ferro, e Vele.

La Vela è forse il simbolo che riassume meglio l’esperienza di Roberto Ziranu: il suo volo planare, al confine tra mare e cielo, è il viaggio che ciascuno di noi può intraprendere per la realizzazione di se stesso se riesce a diventare homo faber, artefice della propria vita.

Nota biografica di Roberto Ziranu

Roberto Ziranu nasce nel 1969 ad Orani ( Nu ), dove apre la prima bottega artigiana all’età di diciannove anni, forte di una tradizione fabbrile di famiglia iniziata nella seconda metà dell’Ottocento.

Nel 2003 si trasferisce a Nuoro: nella nuova fucina, pur continuando il suo lavoro artigianale, inizia la fase di sperimentazione artistica nata da personali esigenze espressive e coniuga la perizia tecnica e le conoscenze nell’ambito della lavorazione del ferro con la tecnica originale della fiamma su lastra, che libera i colori del ferro attraverso il fuoco. Dagli anni Novanta, ha ricevuto premi e riconoscimenti e diversi articoli e pubblicazioni parlano delle sue opere. Sono numerose le partecipazioni di Roberto Ziranu a mostre, eventi e manifestazioni di carattere artigianale e artistico tra cui:

1993/1995, Biennale di Sassari,

1998, Firenze, Fortezza da Basso, mostra collettiva di Artigianato Artistico,

2000, Porto Cervo, Simposio Internazionale,

2001, Stia, Biennale Europea d’arte fabbrile,

2002, Roma, mostra Villa Sardegna,

2003 Corte, Corsica,

2004/2008, Faber Vittorio Veneto, Biennale del ferro battuto,

2005, Sicilia, Mascalucia, mostra del ferro battuto,

2007, Ajaccio, Arte e Cultura,

2011, Olbia, aeroporto Costa Smeralda, mostra personale,

2011, Torino, Reggia di Venaria Reale – 150° anni dell’Unità d’Italia,

2011, Cagliari, Centro d’arte e cultura EXMA, mostra personale,

2011, Mogoro, 50 ° Artigianato-Artistico,

2012, Asolo, Biennale Internazionale d’arte,

2012, Cagliari, Palazzo Viceregio, Biennale d’Arte e Letteratura,

2012, New York, artigianato e design negli USA con Artex,

2012, Ferrara, Biennale Internazionale d’arte,

2013, Doha, Qatar, esposizioni personali,

2013, Milano, Sardegna Store,

2013, Portogallo, Ponte de Sor, Festival Sete Sòis-Sete Luas,

2013, Nuoro, Museo Tribu, mostra collettiva Galanias,

2014, Cagliari, Lazzaretto, V Biennale d’Arte e Letteratura,

2014, Cagliari, Regione Autonoma Sardegna, I presepi “Naschida”,

2014, Simaxis, Oristano, Cagliari, mostra collettiva, Incontri d’arte… in viaggio,

2014, Porto Cervo, Colonna Pevero,

2015, Costa Smeralda, Hotel Cala di Volpe,

2015, Padova, mostra personale Ferro, Anima, Arte,

2015, Firenze, mostra personale Ferro, Anima, Arte,

2015/2016, Roma, Officine del Design – De InArt,

2016, Venezia Pro-biennale,

2016, Milano, Art-gallery,

2016, Porto Cervo, Yacht Club,

2016, Villasimius, Timi Ama Hotel, mostra personale,

2017, Milano, Corso Como 5, Design Circus,

2017, Milano, Art Gallery, mostra colletiva Margherita Hack, Signora delle stelle,

2017, Villanovaforru, Museo Sa Corona Arrubia, Tappa unica regionale – II classificato nella selezione per la Biennale d’Arte Internazionale di Roma.


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