Intervento degli ex sindaci di Alghero che all’unisono, con varie argomentazioni, ma mai enfatizzando e mai scadendo nei toni alla ricerca di facile visibilità, chiamano in causa il Governo Italiano e Spagnolo perché capiscano che la Catalanità di Alghero va salvaguardata, al di là delle diatribe politiche della contingenza.
Con l’applicazione della Spagna dell’articolo 155 in Catalogna, sono state chiuse tutte le sedi di rappresentanza del governo catalano nel mondo. Anche quello di Alghero non si è sottratto alla decisione. Sede di Alghero inaugurata nel 2009. Sette sindaci ex, sottoscrivono un documento indirizzata al ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale , Al governo di Madrid chiedendo la riapertura della sede algherese della Generalitat de Catalunya. Salvatore Piccioni, Andrea Frulio, Tonino Baldino, Marco Tedde, Stefano Lobrano, rompono gli indugi convocando la stampa per divulgare quello che è il loro pensiero in merito, che ha Coinvolto anche la nostra città. Uno ad uno sono hanno preso la parola per trovare ragioni e dimostrare tutta la bontà della loro richiesta. Tutti concordi nell’affermare che non è una questione di indipendenza, autonomia, di schierarsi a favore o contro quello che ormai la storia ha scritto nei giorni scorsi, ma tutti a sottolineare che la chiusura della sede algherese della generalità è la perdita di un contatto, ponte fra l’algherese e il catalano e tutta una serie di intraprese che intorno ruotano. Il discorso di Andrea Frulio tocca quello che a suo tempo è avvenuto in un periodo storico molto particolare, riuscendo a portare ad Alghero la squadra di calcio del Barcellona, in quello che era molto di più di una partita di calcio contro Bastia, perché si sono gettate le basi per dialogare e interscambiare con la Catalogna. Il discorso accorato di Marco Tedde , che racconta la sua esperienza personalissima quando nel corso del referendum in Catalogna, da osservatore super partes, vide una grande lezione democrazie che prendeva corpo, senza alcun incidente o atto violento. “ e io non sono un indipendentista”, ha tenuto a precisare, perché i legami con la Catalogna vanno ben oltre la contingenza politica, e di chi governa, oggi. La Sede della Generalitat, non è un ponte su Alghero, ma un legame con tutto il territorio che è dietro di noi, con la Sardegna tutta. La Sede, ha rimarcato Marco Tedde è la sede della Generalitat in Sardegna, dove si intrecciano e si coltivano punti di Interscambi culturali, ed anche economici. Si pensi ai collegamenti che Ryan Air garantiva con la Spagna. Si pensi ai rapporti e al gemellaggio con Tarragona, e si capisce bene che ad Alghero il rapporto con la Catalogna vive e si mantiene datempo, tanto tempo. La sede deve assolutamente riaprire – ha continuato l’ex sindaco- non vogliamo assolutamente festeggiare fra qualche anno la “paldura de las relasions” ( la perdita delle relazioni), Perché rischiamo di affievolire, estinguere un corpo di relazioni che si è stratificato nell’arco di questi decenni.
Stefano Lubrano trova il modo per affermare, pacatamente, ma in maniera decisa, “se questo fosse successo in un’altra città se sette ex sindaci, sarebbero tutti stati d’accordo, e disposti a richiamare l’attenzione del Governo Italiano, oltrechè il Governo Spagnolo, in questa battaglia che tende a far riaprire gli uffici della Generalitat. Questo significa – ha continuato Lubrano, che essere algheresi-catalani, è qualcosa che è dentro di noi, nella nostra storia, intesa come storia di famiglia, di relazione che partono da lontano, si pensi all’insegnamento ad Alghero della lingua catalana, all’iniziativa messa in piedi per i giovanissimi calciatori, il Barca Kids, dove non si parlava di solo di calcio, ma si scambiavano esperienze di lingua, catalana fra giovani e istruttori, dove coinvolti vi erano i ragazzi delle scuole elementari e medie. Per questo affermo che bisogna curare l’aspetto anche economico, per il quale si potrebbero riempire pagine ad elencarli solamente, Il Retrubament, il Gemellaggio con Tarragona, con Andorra, i rapporti con Palma de Maiorca. Siamo sgomenti per la chiusura tout court della sede di rappresentanza in Sardegna ad Alghero. Non dimentichiamo che c’è una Legge la n.482del 1989che protegge la Lingua Catalana di Alghero, ed è per questo che lo stato Italiano deve aiutarci, nelle nostre richieste – conclude Stefano Lubrano.
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