La chiamano mozione, ma di fatto quella del Pd sull’urbanistica è una cannonata, : le prerogative della Regione sull’urbanistica non si toccano, è il senso di quanto ha scritto e sottoscritto in blocco il gruppo dem in Consiglio regionale, e ancora di più «provocano sdegno – è un altro passaggio – le interferenze di sottosegretari e funzionari territoriale del ministero sulle competenze della Regione». È un intervento duro, a gamba tesa, quello con cui come avevano annunciato i consiglieri regionali pd al termine di un loro vertice entrano nella polemica sulla nuova legge urbanistica e su quella di manutenzione che di fatto è una premessa della prima impugnata settimane fa dal governo. Nella mozione c’è scritto: «In entrambe le occasioni abbiamo registrato opinioni lesive delle prerogative costituzionali della Regione da parte della sottosegretaria ai beni culturali Ilaria Carla Anna Borletti Dell’Acqua e del soprintendente regionale per il paesaggio Fausto Martino». Un passo indietro per capire meglio il motivo della sollevata di scudi del Pd. La sottosegretaria, in sintesi, era stata decisa nel criticare il disegno di legge della giunta sull’urbanistica e soprattutto l’ipotesi di nuovi metri cubi (destinati agli alberghi) nella fascia dei 300 metri dal mare. «Ha espresso giudizi di merito su attuali e prossime scelte politiche della giunta e in futuro del Consiglio regionale– è scritto nella mozione – anticipando minacciose impugnazioni e ipotizzando di richiamare a sè competenze che, come detto, sono del la Regione». Poi c’è la cannonata sparata dal Pd contro il soprintendente Martino. «L’alto funzionario dello Stato – è scritto nella mozione – in più occasioni s’è espresso contro una legge della Regione (è quella di manutenzione urbanistica ed edilizia) con dichiarazioni ben oltre i limiti di sua competenza.
Insomma alla querelle si aggiunge un altro capitolo, e si hanno buone ragioni per credere che non finirà proprio qui.
Fonte: La Nuova Foto: ansa.it