Al dibattito nel cortile della facoltà di Architettura al cospetto di un folto pubblico presenti il consigliere regionale Salvatore Demontis, l’assessore regionale al Turismo Barbara Argiolas, l’ex-sindaco Carlo Sechi. Il leader regionale del Wwf Carmelo Spada annuncia il ricorso presentato alla presidenza del consiglio
ALGHERO – Già alla vigilia del convegno, a vedere la composizione degli invitati, si aveva la percezione che il livello sarebbe stato alto. Ieri sera, il raduno di chi si oppone alla “Legge sul turismo” che tanto sta facendo discutere, alla fine è stato interrotto per “sopraggiunta oscurità”. E non si pensi che era una adunata di intransigenti ambientalisti in autoreferenza, a guardare intorno, nel cortile della facoltà di architettura c’era tanta gente di sponda opposta per pensiero e appartenenza politica. E si è dimostrato che quando un dibattito si argomenta con pacatezza e forza di ragione, si può catalizzare anche l’attenzione di chi, solamente, voleva “sentire”.
Saluto iniziale del Sindaco Mario Bruno, poi a seguire il consigliere regionale del PD Salvatore Demontis, che ha spiegato in modo succinto “le pieghe” critiche di una legge che sta facendo infuriare tutte le associazioni ambientaliste. Così Sandro Roggio snocciola numeri e cita studi pregressi di federalberghi, legge una memoria del prof. Francesco Pigliaru, quando faceva il professore, oggi presidente della Regione, per dimostrare che in Sardegna si stanno compiendo scelte scellerate.
L’assessore regionale al Turismo Barbara Argiolas, ho dato spunti di riflessione sugli incrementi dei flussi turistici che in questi giorni si rendono pubblici. Commentando che forse, tutto rose e fiori non è. Che l’assalto alla Sardegna per un mese, implica costi insostenibili nel tempo. l’ex-sindaco di Alghero Carlo Sechi, sfodera la grinta dei tempi migliori, e ruggisce contro un tipo di turismo che
Fa soffrire i residenti, anzi li contrappone. Strali per il Palazzo dei congressi e le mire cementizie a Maria Pia, e reclama il merito di aver fermato le mire espansionistiche e l’assalto a Porto Conte, dov’era previsto anche un porto turistico.
Il leader regionale del Wwf Carmelo Spada annuncia all’attenta platea l’opposizione alla legge con ricorso alla presidenza del Consiglio. L’ex segretario del PD Renato Soru, chiude la serata, praticamente al buio, ribadendo ancora una volta il suo pensiero, contrario alla legge Urbanistica regionale. Ammonendo sugli errori che si stanno compiendo mangiando territorio, e prediligendo il progetto nel breve più di quello ad ampio respiro. Reclama un piano per le zone interne rimaste fuori da una idea di sviluppo, che non sia solo quello a vocazione marinara. Che non si possono concedere incrementi alle strutture ricettive presenti, ma bisogna ottimizzare l’esistente, con ristrutturazioni possibili e concedibili.
Insomma una serata dove in coro unanime ha rigettato l’idea del piano urbanistico, che porta dentro anche incrementi delle volumetrie delle strutture alberghiere esistenti del 25%. A gran voce , Renato Soru ha chiesto , che i comuni facciano i PUC (piani urbanistici comunali). Perché questi devono avere gli strumenti per governare il territorio comunale, evitando in questo modo le imposizioni che deriverebbero dai Ppr. Un Renato Soru grintoso e graffiante, che con la sua parlata inconfondibile trasmetteva l’orgoglio di essere sardi, e alla fine un applauso da parte del numeroso pubblico presente, ha certificato che il messaggio partito dai convenuti è stato recepito e forse anche condiviso.