Sabato 3 Giugno, aggiornato alle 18:10

Senza demonizzare la bicicletta, certe aree vogliono riordinate

Senza demonizzare la bicicletta, certe aree vogliono riordinate

Specie in questi giorni di notevoli presenze in città, l’ingresso di Porto Salve, Piazza Civica, Largo San Francesco e sul lungomare Dante i punti di maggiore criticità.

ALGHERO – Non può passare inosservato il fatto che, troppo spesso all’interno della cinta murata, i ciclisti, siano troppo spericolati, e costringano i pedoni a repentini cambi di marcia per evitare le collisioni. L’andare in bici, deve associarsi a un grande senso di responsabilità e cautela, quando sul senso di marcia ci sono pedoni e bambini. 

L’ingresso di Porto Salve, Piazza Civica, Largo San Francesco e sul Lungomare Dante i punti di maggiore criticità. A Porto Salve, specie in questo periodo, buona norma vorrebbe, che i ciclisti transitassero con bici alla mano, invece troppo spesso sbucano alle spalle o lambiscono i passanti con un gioco di equilibrio degno del miglior circo. Largo San Francesco, area pedonale, i ciclisti la percorrono, dimenticando troppo spesso, che anche loro sono soggetti al rispetto del codice della strada.

Il Lungomare Dante è l’esempio documentato, che la pista ciclabile, realizzata sullo spazio contiguo al marciapiede pedonale, diventa pericolosa quando i pedoni, specie la sera e la notte, passeggiano sia sul marciapiede che sulla pista ciclabile. Il lungomare è sede della movida algherese, ci sono locali che propongono musica live, e vedere le bici che transitano sulla pista ciclabile, con pericolosi slalom, lascia attoniti.

E qui non si vuole demonizzare la bicicletta, i ciclisti e gli amanti del volocipede, qua si tratta di chiedere un poco di ri-ordine in aree che nei mesi estivi registrano la presenza di tantissimi pedoni che devono essere protetti. E un turista, che nella tarda serata, passeggia sul Lungomare Dante, non può pensare che lo sconfinamento del marciapiede sulla pista ciclabile, possa essere pericoloso per la sua incolumità, più di quanto  sappia un residente che, da tempo,  conosce le delimitazioni disegnata con segnaletica orizzontale.

Forse si impone un momento di riflessione, a tutela dei pedoni,  per migliorare la fruibilità di certe aree, proprio per prevenire spiacevoli incidenti che rovinano la vita di tutti, sia pedoni che ciclisti.

Nella foto la pista ciclabile del Lungomare che nella notte si trasforma.


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